Di recente la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la richiesta di un periodo di residenza minimo di 5 anni per accedere agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica nella Regione Lombardia. La sentenza ripropone il tema della relazione tra norme – in questo caso costituzionali – e l’accesso territoriale e differenziato ai diritti sociali. Ma è anche un’occasione per riflettere nuovamente sul rapporto tra diritti, spazio urbano e welfare inclusivo.
Qual è la relazione tra diritti, gerarchie sociali e dimensione territoriale?
Come possiamo reinventare lo spazio urbano per garantire il diritto all’istruzione, alla casa, alla cultura, alla mobilità, durante e dopo l’emergenza Covid19?
Può il nuovo welfare territoriale essere inclusivo e universale?
Ne discutiamo Martedì 26 maggio 2020 dalle ore 17.30 alle 18.30 in diretta Facebook con:
Marta Tomasi, Giurista dell’Università di Trento
Claudio Calvaresi, Urbanista e Senior Consultant di Avanzi Sostenibilità per Azioni
Flaviano Zandonai, Sociologo, Open Innovation Manager Gruppo Cooperativo CGM