Sfruttamento lavorativo. Pratiche, politiche e strumenti per la tutela delle persone

 
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300,00

Tipologia: laboratorio formativo
Modalità: online
Date: 
lezione zero ad accesso gratuito; laboratori dal 17 marzo al 21 aprile 2022
Durata: 17 ore (2 ore lezione introduttiva + 15 ore laboratori)
Argomenti: il piano triennale per il contrasto allo sfruttamento, le linee guida per l’identificazione, la protezione e l’assistenza delle vittime, il lavoro multi-agenzia, la presa in carico e la tutela delle vittime, la normativa in materia
Docenti: Ilaria Ippolito, Salvatore Fachile, Marco Omizzolo, Timothy Raeymaekers
Destinatari: Operatrici e operatori del mercato del lavoro, Educatrici ed Educatori, Operatrici e Operatori dell’accoglienza e dei progetti anti-tratta, Assistenti Sociali
Iscrizioni: aggiungi il corso al carrello (quota ridotta per chi si iscrive entro il 6 marzo 2022)
Per Enti locali: è sufficiente procedere all’iscrizione seguendo la procedura “bonifico bancario”. Successivamente verrà emessa fattura “split payment” tenendo conto delle modalità di versamento IVA
Info:
segreteria@in-deep.it

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Descrizione

Laboratorio di formazione per Operatori e Operatrici del Mercato del Lavoro, Educatrici, Educatori, Operatrici e Operatori dell’accoglienza e dei progetti anti-tratta, Assistenti sociali e personale impegnato in progetti di contrasto allo sfruttamento del lavoro

PROBLEMA

Lo sfruttamento lavorativo e il caporalato sono fenomeni sempre più diffusi nell’attuale sistema socioeconomico e riguardano una fetta della popolazione in continua espansione, sovente caratterizzata da elementi di forte vulnerabilità.
I soggetti maggiormente colpiti, anche se non esclusivamente, sono lavoratori e lavoratrici migranti, anche minori, che subiscono gravi abusi, condizioni di vita e lavoro disumani, trattamenti degradanti e forme di schiavitù. Gli elementi che caratterizzano lo sfruttamento del lavoro rappresentano ormai aspetti strutturali e non marginali del mercato del lavoro odierno e, secondo i dati ISTAT. colpiscono maggiormente il lavoro agricolo. Tuttavia possiamo riconoscerli anche in altri settori. Accrescere competenze in materia di identificazione, tutela,  protezione e reinserimento di vittime e potenziali vittime di sfruttamento è perciò di fondamentale importanza per operatrici e operatori che operano in diversi servizi.

ARGOMENTI

A partire dal quadro tracciato dal piano triennale di contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, dalle Linee guida per l’identificazione, la protezione e l’assistenza delle vittime e dal successivo documento di programmazione, il percorso formativo, dal marcato carattere laboratoriale, affronta la cornice generale del fenomeno, gli elementi chiave per inquadrare le diverse situazioni dal punto di vista normativo, gli specifici elementi di sistema utili alla comprensione e all’attivazione del lavoro multiagenzia, con particolare attenzione alle strategie e agli strumenti utili per una progettazione integrata e multidisciplinare dei percorsi di presa in carico delle persone coinvolte.

DESTINATARI

Il percorso si rivolge a operatrici e operatori dei servizi per il lavoro e di servizi dedicati a persone portatrici di specifiche vulnerabilità o a rischio di marginalità sociale, impegnati nel contrasto allo sfruttamento lavorativo, o coinvolti in altri progetti o servizi rivolti a persone che si trovano in condizioni di rischio, a operatrici e operatori dell’accoglienza, dei progetti anti-tratta, a educatrici, educatori e Assistenti sociali, a personale degli Enti Pubblici e del Terzo Settore.

OBIETTIVI

Partecipando al percorso potrai accrescere la conoscenza del sistema di contrasto allo sfruttamento lavorativo e le competenze (anche giuridiche) per la presa in carico di persone vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, assumendo una prospettiva integrata per l’attivazione degli interventi e l’impiego di strumenti utili all’identificazione, alla protezione e al reinserimento di persone vittime di sfruttamento, anche attraverso l’analisi di esperienze concrete e pratiche già attive sul territorio nazionale.

Costi
Lezione zero: accesso libero
Laboratori di formazione: 300 euro (IVA inclusa). 280 euro (IVA inclusa) per chi si iscrive entro il 6 marzo 2022

LEZIONE ZERO

Pratiche di sfruttamento del lavoro migrante in agricoltura e possibili interventi

Presentazione del libro Braccia rubate dall’agricoltura e del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022).

Ne discutiamo con Marco Omizzolo e Timothy Raeymaekers, curatori e autori delle ricerche presenti nel volume, con la moderazione di Ilaria Ippolito, ricercatrice e docente del corso.

PROGRAMMA LABORATORI

Laboratorio 1
Giovedì 17 marzo 2022, ore 14.30 – 17.00
SFRUTTAMENTO LAVORATIVO: INQUADRAMENTO DEL FENOMENO E ANALISI DELLE POLITICHE ATTUALI
a cura di Ilaira Ippolito

Inquadriamo il fenomeno dello sfruttamento lavorativo tramite la presentazione di dati, la descrizione delle principali caratteristiche e dei territori maggiormente colpiti. A partire dallo sguardo dei partecipanti, individuiamo gli elementi costitutivi del fenomeno affrontando un caso concreto e le principali criticità. Analizziamo le politiche attuali attraverso l’esame delle  “Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione, assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura” pubblicate nell’ottobre 2021.

Metodologia: lezione frontale e attività di gruppo | Esercitazione
Modalità: online


Laboratorio 2 
Giovedì 24 marzo, ore 14.30 – 17.00
LA NORMATIVA PER LA TUTELA DELLE VITTIME E POTENZIALI VITTIME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO
a cura dell’Avv. Salvatore Fachile

In questo laboratorio approfondiamo la normativa nazionale a tutela delle vittime di sfruttamento lavorativo. Ci soffermiamo in particolare sul reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603 bis c.p.) e sulle possibilità di rilascio dei titoli di soggiorno previsti dall’art. 18 e dall’art. 22 co. 12quater D.Lgs. 286/98. Partendo da alcuni casi studio proviamo a individuare i principali indici di sfruttamento.

Metodologia: lezione frontale e attività di gruppo | Esercitazione
Modalità: online


Laboratorio 3
Giovedì 31 marzo 2022, ore 14.30 – 17.00
IL LAVORO MULTIAGENZIA
a cura di Ilaria Ippolito, con la partecipazione di Tommaso Del Tomba, referente del Centro per l’Impiego di Saluzzo (in attesa di conferma)

In questo laboratorio affrontiamo il modello teorico e gli elementi che caratterizzano l’approccio multiattoriale degli interventi di supporto alle vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Prendiamo in esame alcune pratiche utili a costruire e attivare reti multisettoriali, anche con il supporto del Centro per l’Impiego di Saluzzo, in Piemonte. Ci confrontiamo su alcune situazioni concrete per comprendere quali servizi attivare in caso di sfruttamento lavorativo.

Metodologie: lezione frontale e attività di gruppo | Esercitazioni
Modalità: online


Laboratori 4 e 5
Giovedì 7 aprile e giovedì 14 aprile 2022, ore 14.30 – 17.00
LA PRESA IN CARICO DELLE VITTIME DI SFRUTTAMENTO: QUALI STRATEGIE?
a cura di Ilaria Ippolito, con la partecipazione di Maria Chiara Bellino (referente per Coldiretti Piemonte)

Questi due laboratori sono dedicati agli approcci più innovativi per la presa in carico delle vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. 

Ci misuriamo su situazioni concrete per individuare la tipologia più adatta di colloquio, gli indici di sfruttamento, gli attori da coinvolgere e attivare in ottica multiagenzia e quali strategie di intervento mettere in atto per rispondere alle esigenze di vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Metodologie: lezione frontale e attività di gruppo | Esercitazioni
Modalità: online


Laboratorio 6
Giovedì 21 aprile 2022, ore 14.30 – 17.00
COSTRUIRE ALTERNATIVE ALLO SFRUTTAMENTO
a cura di Ilaria Ippolito

In questo ultimo incontro proponiamo una riflessione condivisa e complessiva sul percorso svolto per ragionare insieme sulle ricadute potenziali e concrete che gli strumenti proposti possono avere per rispondere alle sfide professionali quotidiane delle/dei partecipanti.

A partire dai casi concreti proposti dai partecipanti, analizziamo le criticità ed elaboriamo insieme possibili strategie alternative per la presa in carico di vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Metodologie: lezione frontale e attività di gruppo | Esercitazioni
Modalità: online

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DOCENTI

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Ilaria
Ippolito

Svolge attività di ricerca e formazione sui temi della tutela socio-giuridica dei migranti, dei flussi migratori e della protezione internazionale. È referente per Ires Piemonte del progetto Fami “Buona Terra”, per la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo. Ha lavorato come project manager per il programma nazionale “PartecipAzione”, promosso da Intersos e Unhcr. Ha collaborato con lo Swiss Network for International Studies di Zurigo in attività di ricerca sui temi dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e curato il blog I braccianti di Saluzzo.

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Salvatore
Fachile

Avvocato Asgi, con studio legale a Roma, da anni si occupa di Diritto dell’Immigrazione e Diritto Minorile, con particolare riguardo alla Protezione Internazionale, e alla Tutela contro le Discriminazione, alla Tratta degli esseri umani e ai Minori Non Accompagnati, anche tramite alcune pubblicazioni e una costante attività di relatore in master universitari e corsi di formazione di settore.

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Marco
Omizzolo

Sociologo Eurispes, presidente di Tempi Moderni e consulente Amnesty International Italia. Studia da anni il fenomeno migratorio e il suo rapporto con il mondo del lavoro. Nel 2019 è stato nominato dal Presidente Mattarella Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. Nello stesso anno ha pubblicato Sotto padrone. Storie di donne, uomini e caporali dell’agromafia italiana (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli). Da diversi anni vive sotto tutela da parte delle forze dell’ordine per le numerose minacce subite.

Timothy Raeymaekers

Timothy Raeymaekers

È ricercatore all’Università di Bologna, dove insegna Geografia dello sviluppo e Geografia umana. La sua ricerca si concentra sull’ecologia politica delle materie prime e agricole in Africa centrale (Repubblica Democratica del Congo) e nell’Europa meridionale (Italia). È autore di Violent Capitalism and Hybrid Identity in the Eastern Congo: Power to the Margin (Cambridge University Press, 2014) e coautore di The Black Mediterranean: Bodies, Borders and Citizenship (Palgrave MacMillan, 2020).

Aa. Vv.
Braccia rubate dall’agricoltura
Pratiche di sfruttamento del lavoro migrante
A cura di Ilaria Ippolito, Mimmo Perrotta, Timothy Raeymaekers

Edizioni SEB27
Motivé – 11
ISSN 2724-2889
Formato: 14×21
Pagine: 196
Anno: 2021
ISBN: 978-88-98670-56-7
Prezzo: €16,00
Oggi in Italia tre quarti dei prodotti agro-alimentari freschi o confezionati vengono dalle catene della grande distribuzione, il numero delle aziende agricole di piccola e media grandezza pian piano diminuisce per lasciare il posto a quelle più grandi, grandi come “piantagioni”. Qui la forza lavoro straniera ha sostituito la manodopera familiare e locale, diventando un terzo di quella impiegata nei campi e nelle stalle: sono i mungitori indiani della filiera del Grana e del Parmigiano, i raccoglitori di pomodori, di ortaggi e di frutta romeni, bulgari, senegalesi, burkinabé, sudanesi… Il lavoro di questi braccianti è segnato dalla precarietà: svolgono lavori sovente stagionali, con giornate lavorative che raramente corrispondono al dichiarato, sono costretti a sistemarsi in accampamenti informali e privi di condizioni dignitose, dai quali vengono spesso banditi e cacciati. La loro magra paga viene poi taglieggiata da procacciatori di manodopera che offrono il loro servizio in larghe aree del paese, sebbene dal 1919 lo Stato italiano abbia dichiarato illegale tale mediazione. Del resto, i centri per l’impiego hanno abdicato a regolare il mercato del lavoro, mentre le norme sull’immigrazione complicano la vita a moltissimi lavoratori. Negli ultimi anni ai braccianti provenienti dal Maghreb, dall’India e dall’Est europeo si sono aggiunti i titolari di protezione internazionale o umanitaria ad aumentare enormemente l’offerta di lavoro flessibile. Sono l’anello debole di una catena di sfruttamento, che è funzionale a un sistema di approvvigionamento, ormai nelle mani di un oligopolio che determina il valore di un bene primario come il cibo. Un sistema incompatibile sia con i diritti dei braccianti sia con quelli dei piccoli agricoltori.